
CSSM

CENTRO STUDI PER SINDROMI METABOLICHE
E RIABILITAZIONE ALIMENTARE
responsabile dott.ssa Elisa OCCHINERI
Epidemiologa-Biologa Nutrizionista
collab.ri Dott.ssa Roberta GIORDANO
Dott.ssa Desirè TREVISI
Dott.ssa Sabrina DE MARCO

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Cioccolato protettivo per il diabete, ma solo in maschi giovani, normopeso e non cardiopatici
Esiste un'associazione inversa tra consumo di cioccolato e incidenza di diabete mellito. Lo afferma sull'American Journal of Clinical Nutrition Luc Djoussé del Brigham and Women hospital e Harvard medical school di Boston. «Precedenti ricerche hanno dimostrato un effetto benefico del cacao e del cioccolato sulla resistenza periferica all'insulina, sullo stress ossidativo e sull'infiammazione, importanti fattori di rischio per lo sviluppo di diabete tipo 2» spiega il ricercatore, sottolineando che non è ancora è chiaro se il consumo di cioccolato si leghi o meno al rischio di diabete mellito. Per verificarlo i ricercatori hanno usato il Physicians' health study (Phs), un trial in cui sono stati tenuti sotto osservazione 20.855 medici maschi per un periodo di 13 anni. I dati sul consumo di cioccolato sono stati ottenuti da un questionario sulla frequenza di consumo degli alimenti, e l'incidenza di diabete mellito è stata accertata dall'analisi dei dati sanitari. Nell'arco di circa 9 anni 1.123 uomini, il 6,2% del totale, hanno sviluppato diabete mellito, e i dati sull'assunzione di cioccolato confermano l'ipotesi di un effetto protettivo dose dipendente. Specificando che in una sottoanalisi l'associazione inversa tra consumo di cioccolato e il rischio di diabete mellito risulta maggiore nei soggetti senza malattie cardiovascolari o insufficienza cardiaca. «Infine, il rapporto inverso tra consumo di cioccolato e incidenza di diabete dipende anche dall'età e dall'indice di massa corporea» conclude Djoussé.
