
CSSM

CENTRO STUDI PER SINDROMI METABOLICHE
E RIABILITAZIONE ALIMENTARE
responsabile dott.ssa Elisa OCCHINERI
Epidemiologa-Biologa Nutrizionista
collab.ri Dott.ssa Roberta GIORDANO
Dott.ssa Desirè TREVISI
Dott.ssa Sabrina DE MARCO

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Pesce nella dieta protegge da esposizione al mercurio
Uno studio pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition suggerisce che mangiare pesce non è poi così pericoloso, in quanto gli acidi grassi del pesce proteggono il cervello dagli eventuali danni dovuti a un'intossicazione da mercurio. «Il mercurio è contenuto in vernici, pesticidi, batterie, lampadine e creme per la pelle, ma è anche un sottoprodotto dei processi industriali: negli Stati Uniti le centrali elettriche a carbone da sole ne liberano in aria circa 50 tonnellate l'anno» dice Sean Strain, professore di nutrizione umana all'Università dell'Ulster, Irlanda del nord, e primo autore dello studio. Quel mercurio poi piove negli oceani dove si concentra nella carne di pesci, frutti di mare, foche e balene. E per verificare l'importanza del legame fra esposizione prenatale al mercurio e difetti di sviluppo del sistema nervoso nei bambini, gli autori, in collaborazione con il ministero della Salute della Repubblica delle Seychelles hanno seguito più di 1.500 madri e figli abitanti nelle ben note isole dell'Oceano Indiano. «Il luogo ideale, dato l'abbondante consumo di pesce dei residenti, equivalente a dieci volte quello degli europei o dei nordamericani» riprende Strain. A 20 mesi dalla la nascita i bambini sono stati sottoposti a una serie di test per misurare le capacità cognitive e le funzioni motorie. I ricercatori hanno anche raccolto campioni di capelli dalle madri al momento della gravidanza e misurato i livelli di esposizione al mercurio prenatale. E i risultati ottenuti dimostrano che un elevato consumo di pesce da parte di una donna incinta non compromette in alcun modo lo sviluppo del bambino. «L'ipotesi, che dovrà essere confermata da ulteriori studi, è che siano proprio gli acidi grassi polinsaturi (Pufa) contenuti nel pesce consumato dalle madri a proteggere i figli dai danni cerebrali da mercurio» conclude il ricercatore, sottolineando che il rapporto tra i nutrienti del pesce e il metallo liquido sembra essere molto più complesso di quanto si pensasse.
